tag:blogger.com,1999:blog-2461626971885360652024-03-13T11:59:32.737+01:00Brava e Bella in CucinaRicette, consigli e trucchi per far sì che la cucina sia il tuo regno.Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.comBlogger22125tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-34878445089902127532013-02-23T11:29:00.001+01:002013-02-23T17:11:07.981+01:00Gelo di cannella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-jpg-C-dkUew/USiYvquv7sI/AAAAAAAAAII/0wXo8Vi1zOc/s1600/Neve-su-ulivo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="http://1.bp.blogspot.com/-jpg-C-dkUew/USiYvquv7sI/AAAAAAAAAII/0wXo8Vi1zOc/s320/Neve-su-ulivo.jpg" width="320" /></a></div>
Il vento dell’inverno le bruciava il viso come usciva di casa; e lei
guardava sempre oltre il cancello: vi arrivava a passi veloci, stando
comunque attenta a non scivolare.<br />
Poi correva via, lasciandosi alle spalle il vialetto, la casa, sperando
che la giornata la portasse lontano, dai pensieri, dai ricordi, dai
sogni.<br />
Ma in fondo cosa sono i sogni? Schiaffi gelidi che da tempo evitava, nonostante il gelo.<br />
Fin quando, un mattino, la brina nel suo giardino le rapì lo sguardo:
bianca come zucchero sull’erba sofferente, sulle foglie degli ulivi e la
pianta di salvia che, imperterrita, si curava da sola.<br />
Era trascorso poco più di un anno e, dondolandosi sui tacchi, fumando
aria dai polmoni, ripensò a quella prima volta che non avrebbe dovuto
esserci, che non avrebbe dovuto squarciarle l’anima e tirarle fuori le
emozioni.<br />
Ma questo accadde, insieme al risveglio dei sensi, al piacere di
soffermarsi nello scoprire i profumi, nel percepirne le sfumature, i
colori e i sapori. Perché anche i sapori hanno tonalità nascoste…<br />
Ricordò i suoi libri di ricette, che in gioventù aveva consumato con
letture avide e mani sporche di frenetica attività, atti a donarle gioia
e altrettanta soddisfazione nel distribuirla ai suoi cari con
manicaretti su tavole imbandite.<br />
Tra questi uno in particolare, seppur trattasse di dolci, amaro come il
fiele; ma lì stava e ogni tanto si faceva aprire come per dire: «Non mi
abbandonare».<br />
Avesse almeno nevicato, si sarebbe rinchiusa nel suo guscio, che niente
aveva a che fare con le pareti di una stanza in particolare.<br />
Aveva tutto per preparare un delizioso <i>gelo</i>, tranne la cannella…<br />
Ma aveva dimenticato, cancellato, perso l’usanza di curare la dispensa.<br />
Di spezie è condita la vita: senza si muore lentamente, nell’insipidità ci si ingrigisce.<br />
Così finalmente rialzò lo sguardo.<br />
Un cancello; è solo uno stupido cancello. E tornò indietro.<br />
Rientrando in casa si disse: «Oggi ho voglia di cucinare…»<b> </b><br />
<br />
<b>29 gennaio 2013</b><br />
<br />
*<br />
<br />
<i>Gelo di cannella</i> © Paula Becattini<br />
<br />
*<br />
<br />
<i><b>La ricetta</b></i><br />
GELO DI CANNELLA AI PISTACCHI<br />
<br />
<b><i>Ingredienti:</i></b> <i>
200 g di stecche di cannella, 700 g di zucchero, 200 g di amido, 20 g di pistacchi, 2 litri di acqua.</i><br />
<br />
Lasciate a macerare per una notte, nell’acqua, le stecche di cannella e
successivamente fate bollire il tutto, e lasciate poi riposare per circa
un giorno.<br />
Rimettete sul fuoco, aggiungendo l’amido e lo zucchero, sempre mescolando, finché non si addensa.<br />
Lasciate raffreddare e spolverate con i pistacchi tritati.Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-57529769450113075582011-10-08T09:27:00.001+02:002011-10-08T09:27:08.284+02:00È tempo di castagne!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-c1BN4GXWzEc/To_6tSL3HBI/AAAAAAAAAFw/2jGwtWi1tsE/s1600/10603098_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-c1BN4GXWzEc/To_6tSL3HBI/AAAAAAAAAFw/2jGwtWi1tsE/s320/10603098_s.jpg" width="213" /></a></div>
La <b>castagna</b>, fin dai tempi antichissimi è stata una gran risorsa alimentare per le popolazioni rurali in quanto utilizzata per la produzione di farine. Oggi ha un'importanza marginale e relativa alla produzione di dolci tipici come il Castagnaccio e il Panmorone.<br />Mentre è ancora diffuso il consumo di questo frutto nei mesi autunnali e il suo utilizzo per la produzione di confetture e marron glacé.<br /><br />Le castagne <b>sono ricche di carboidrati complessi</b> cioè amido (che le conferisce la dolcezza tipica dopo la cottura), <b>fibre</b> (e quindi indicate in caso di anemia e stitichezza), <b>potassio</b> e <b>vitamine del gruppo B</b>. Possono essere bollite oppure arrostite sul fuoco o in forno e in cucina utilizzate per la preparazione di piatti che vanno dal primo al dolce!<br />Al momento dell'acquisto devono essere sode, cioè la buccia aderire alla polpa senza essere raggrinzita, non presentare piccoli fori e il colore brillante e uniforme.<br />In Italia esistono molte varietà di castagne e tra le più famose ci sono quelle del <b>Mugello</b> (certificate IGP) e di <b>Marradi</b> in Toscana.<br />La distinzione tra castagne e marroni non è sempre chiara e il prezzo di acquisto dipende dalla loro calibratura. Una castagna di taglio grosso non vuol dire però che è più dolce di una piccola, ma in genere quest'ultime sono destinate alla bollitura.<br />Possono essere congelate crude, ma i migliori risultati si ottengono congelando quelle arrostiste e sgusciate: prima di consumarle vanno fatte scongelare lentamente e poi mangiate leggermente scaldate in forno.<br /><br />Oggi vi propongo due ricette, a base di questo frutto, un po' <i>particolari</i>.<br />Ma attenzione, le castagne sono altamente sconsigliate a chi soffre di colite, gastrite e aria nello stomaco!<br /><br /><b style="color: #741b47;">Pollo con castagne</b><br /><i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 4/6 persone) 500 gr di castagne secche, 1 pollo, 2 cucchiai d'olio, 3 porri (tagliati a pezzetti), 3 cucchiai di sherry, 6 cucchiai di salsa di soia, 3 pezzi di zenzero.</i><br /><br />In una pentola con acqua, fate cuocere le castagne a fuoco lento, per circa un paio d'ore. Mettete il pollo in casseruola con l'olio e due tazze di acqua; portate a bollore, aggiungete i porri, lo sherry, lo zenzero, coprite e lasciate cuocere per 1 ora circa, finché il pollo è tenero. Aggiungete le castagne con la loro acqua e lasciate il tutto sul fuoco, col coperchio, per altri due minuti. Servite il piatto caldo.<br /><br /><br /><b style="color: #741b47;">Verza ripiena</b><span style="color: #741b47;"> (contorno)</span><br /><i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 4 persone) 500 gr di verza, 100 gr di funghi, 3 cipolle, 1 spicchio d'aglio, 300 gr castagne, acqua, olio, prezzemolo, sale q.b.</i><br /><br />Arrostite le castagne in forno e quindi sbucciatele. Nel frattempo pulite la verza e bollitela per qualche minuto in poca acqua leggermente salata. Tritate le cipolle e rosolatele in una pentola con poco olio, sino a quando diventino morbide e trasparenti; aggiungete l'aglio affettato finemente. Dopo qualche minuto unite anche i funghi precedentemente lavati, asciugati e affettati sottilmente; lasciate rosolare, abbassate quindi la fiamma e continuate la cottura a fuoco lento per una ventina di minuti, aggiustando di sale prima di togliere dal fuoco. Riempite quindi le foglie di verza con la salsa di funghi e arrotolatele, legandole poi con un filo. Disponetele in una pentola unta d'olio, versateci le castagne tutt'intorno, coprite e lasciate cuocere a fuoco molto moderato, con una retina frangifiamma, per un'ora circa. <br />
<br />
<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-83183134820765509232011-09-05T12:40:00.002+02:002011-09-05T12:41:39.071+02:00Cetrioli? Non la solita salsa!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-46i7jTwbvZY/TmSlkfJ9peI/AAAAAAAAADs/3YP8FsKe7Og/s1600/Cetrioli+freschi+a+pezzetti+in+ciotola+7010785_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="http://4.bp.blogspot.com/-46i7jTwbvZY/TmSlkfJ9peI/AAAAAAAAADs/3YP8FsKe7Og/s320/Cetrioli+freschi+a+pezzetti+in+ciotola+7010785_s.jpg" width="320" /></a></div>Il <b>cetriolo</b> (<i>Cucumis sativus</i>) è un frutto originario dell'India.<br />
Dalla forma allungata, buccia di colore verde, spessa e leggermente bitorzoluta, ha la polpa bianca, succosa e leggermente acidula.<br />
Viene utilizzato soprattutto come componente nelle insalate miste.<br />
Praticamente <b>privo di calorie</b> (13 kcal per 100 gr di prodotto), viene utilizzato tantissimo nelle diete dimagranti e consumato crudo. Composto prevalentemente da acqua (circa il 96%) è <b>ricco di sali minerali</b> (potassio, calcio, fosforo e sodio), risultando quindi diuretico, <b>e di vitamina C</b>.<br />
<br />
In cosmetica ha <b>proprietà rinfrescanti</b>, <b>ammorbidenti</b> e <b>astringenti</b>, donando maggiore elasticità alla pelle.<br />
<br />
I cetrioli tuttavia sono poco digeribili, in particolare per i bambini.<br />
Ecco alcuni trucchi da utilizzare per evitare questo inconveniente.<br />
Scegliete sempre cetrioli di piccolo taglio, verificando che siano sodi, con la buccia di colore verde intenso senza striature più chiare e che non siano ammaccati o avvizziti.<br />
Sbucciateli, tagliateli a fettine sottili, disponeteli su di un piatto e metteteli sotto sale per fargli spurgare il liquido amarognolo; oppure ricopriteli con del latte leggermente zuccherato. <br />
In entrambi i casi, dopo 10/15 minuti, lavateli, fateli scolare e conditeli a piacere.<br />
Attenzione al condimento, però! Hanno un alto tasso assorbente…<br />
<b><br />
<span style="color: #741b47;">Crostini ai cetrioli</span></b><br />
<i><b>Ingredienti:</b> 2 cetrioli medi, 200 gr di yogurt naturale, 100 gr di panna da cucina, 2 spicchi d'aglio, qualche chicco di pepe nero, foglioline di menta, pane pugliese, sale.</i><br />
<br />
Sbucciate e grattugiate i cetrioli. Schiacciate gli spicchi di aglio e aggiungeteli alla purea di cetriolo. Mescolate, salate e unite lo yogurt, la panna, le foglie di menta a strisce e il pepe. Tenete il tutto per un'ora in frigorifero. Intanto tagliate a fettine il pane e fatelo abbrustolire. Servite con fette di pane tagliate a quadratini.<br />
<br />
<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-7585482544762953632011-07-15T12:58:00.004+02:002011-07-15T14:30:31.003+02:00In principio dissetava e cibava gli uomini del deserto…<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-OrP_RsnY46s/TiAc9qCpuJI/AAAAAAAAADo/XmU2_FDriAE/s1600/Bambina+con+fetta+cocomero+5811027_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://4.bp.blogspot.com/-OrP_RsnY46s/TiAc9qCpuJI/AAAAAAAAADo/XmU2_FDriAE/s320/Bambina+con+fetta+cocomero+5811027_s.jpg" width="320" /></a></div>Cresceva selvatico nel deserto del Kalahari (sud Africa) e anche gli animali ne approfittavano.<br />
I Faraoni se lo portavano come cibo durante il viaggio nell'aldilà, infatti svariati geroglifici ne testimoniano la sua coltivazione.<br />
E se lo mangi a fette senza coltello e forchetta ti lavi il viso e la pelle ne giova. <br />
Parlo del <b>cocomero</b> (<i>Citrullus lanatus</i>), o anguria, appartenente alla famiglia delle <i>Cucurbitacee</i>, nella quale rientrano anche il cetriolo e il melone.<br />
Può essere tondo o ovale, è una pianta annuale con fusto erbaceo rampicante con le foglie grandi e pelose.<br />
Quando ero bambina, la mamma mi raccontava, ne andavo ghiotta e addirittura lo mangiavo con il pane. Potrà inorridire qualcuno, ma ho scoperto recentemente che a Diyarbakir, in Turchia, pane e anguria era l'unico pasto che potevano permettersi gli ex prigionieri/curdi insieme a un bicchierino di tè molto zuccherato.<br />
<br />
L'anguria è costituita in prevalenza d'<b>acqua</b> (oltre il 90%); è ricca di zuccheri semplici (<b>fruttosio</b>), <b>vitamina C</b> e di una discreta quantità di <b>potassio</b>. <br />
Per questo motivo è un ottimo dissetante e <b>diuretico</b>, per cui è <b>indicata in caso di ipertensione</b>, <b>ritenzione idrica</b>, <b>cellulite</b> e <b>gonfiore alle gambe</b>. <br />
Il rosso della polpa si deve alla presenza di carotenoidi, sostanze antiossidanti, come il <b>licopene</b>. <br />
Contiene anche l'aminoacido <b>citrullina</b> che, reagendo agli enzimi del corpo umano, si trasforma in <b>arginina</b>, un vasodilatatore: un viagra naturale! Peccato che sia presente soprattutto nella buccia e nella parte bianca…<br />
<br />
L'anguria si abbina bene nelle insalate con pomodoro, lattuga, carota, cipolle ed è ottima per la preparazione di bevande, macedonia e gelati.<br />
In cosmesi la sua polpa diventa una maschera molto idratante e con il suo succo si fanno ottime lozioni per la pelle.<br />
I semi invece è bene evitarli in quanto danno un effetto lassativo non sempre apprezzato.<br />
Un etto di cocomero apporta circa <b>30 calorie</b>, quindi è adatto in caso di dieta.<br />
<b style="color: #741b47;"><br />
Granita di cocomero alla menta</b><br />
<i><b>Ingredienti:</b> 800 gr di polpa di cocomero maturo, 200 gr di cubetti di ghiaccio, un quadrato di cioccolato fondente, 3 foglie di menta più qualcuna per decorare, zucchero di canna a piacere.</i><br />
<br />
Frullate nel mixer la polpa fredda del cocomero insieme al ghiaccio e a 3 foglie di menta (potete aggiungere, a piacere, dello zucchero di canna). Sul fondo del bicchiere mettete il cioccolato fondente tritato e versatevi poi il frullato. Decorate con una foglia di menta e qualche scaglia di cioccolato.<br />
<br />
<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-32631516996748706452011-07-07T10:19:00.001+02:002011-07-07T11:34:36.714+02:00Gambero o gamberetto?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-h0yzpZwh9gw/ThVrEpXiGXI/AAAAAAAAADk/vZ1sRTKe80Q/s1600/Gamberi+con+fette+di+limone+4333934_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="http://2.bp.blogspot.com/-h0yzpZwh9gw/ThVrEpXiGXI/AAAAAAAAADk/vZ1sRTKe80Q/s320/Gamberi+con+fette+di+limone+4333934_s.jpg" width="320" /></a></div>Gambero o gamberetto? <br />
Questo il dilemma…<br />
Il nome lo dice: differenziano per le dimensioni.<br />
Il primo varia di lunghezza tra i 7 e i 20 cm; il secondo al di sotto dei 10 cm e non possiede le chele.<br />
Esiste poi il <b>gambero di fiume</b> (che vive in acque dolci), che appartiene alla famiglia degli asticidi e ha un aspetto simile a quello delle aragoste (la sua dimensione varia dai 2 ai 40 cm); il <b>gambero di mare</b>, invece, si distingue nella formologia, nelle dimensioni e ha due chele più poderose di diversa dimensione.<br />
<br />
In cucina, gamberi e gamberetti di mare vengono utilizzati in svariati modi e durante tutto il periodo dell'anno. In estate, poi, si abbinano bene alle insalate, rendendole ancor più stuzzicanti.<br />
È bene ricordare che non necessitano di cotture lunghe, altrimenti la loro carne si asciuga e s'indurisce. <br />
Al momento dell'acquisto il corpo deve essere rigido e sodo (indice di freschezza) senza presentare macchie; non devono odorare di ammoniaca, considerato il loro odore naturale delicatissimo; vanno consumati prima possibile conservandoli in frigo per non più di un giorno.<br />
In alternativa di possono congelare a -18°C in sacchetti alimentari togliendo il più possibile l'aria all'interno oppure acquistarli già surgelati in alternativa.<br />
<br />
E a livello nutrizionale?<br />
Non pensiate che si equivalgano, soprattutto in caso di dieta!<br />
Entrambi sono prevalentemente formati d'acqua e contengono un <i>alto apporto proteico</i>. <br />
Ma il <b>gambero</b> è oltretutto ricco di <i>fosforo</i>, <i>potassio</i>, <i>sodio</i>, <i>vitamina A</i> e <i>vitamina D</i>, oltre ad avere un <i>limitato contenuto di colestero</i>.<br />
Il <b>gamberetto</b>, invece, non contiene affatto vitamina A, ha poco potassio, è ricchissimo di sodio (7 volte quello dei gamberi!) e contiene il doppio di colesterolo (250 mg circa).<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Insalata di gamberetti</b><br />
<i><b>Ingredienti:</b> </i><i>(per 4 persone) 300 gr di gamberetti lessi, 600 gr di carote, un mazzetto di rucola, 3 cucchiai di olio d'oliva, succo di un limone, succo di mezza arancia, sale e pepe bianco. </i><br />
<br />
Mondate la rucola, lavatela e asciugatela, quindi, dopo averla tagliata a striscioline, disponetela su un vassoio. In una terrina mettete i gamberetti e le carote tagliate a fiammifero. Condite con olio, succo d'arancia e limone, sale e pepe bianco appena <br />
macinato. Mescolate bene e distribuite il tutto sul letto di rucola. Potete guarnire il bordo del piatto con fettine di limone e fettine di arancia.<br />
Lasciare riposare l'insalata per circa 20/30 minuti in frigo. <br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Gamberi e limone</b><br />
<i><b>Ingredienti:</b> </i><i>(per 4 persone) 800 gr di gamberi freschi, 8 foglie di limone, 2 scorze di limone, 1 mazzetto di prezzemolo, 2 spicchi d'aglio, olio d'oliva, sale e pepe.</i><br />
<br />
Sgusciate i gamberi e conditeli con del sale, pepe, prezzemolo, aglio e le scorzette di limone tagliate a striscioline molto sottili. Versate un filo d'olio e mescolate bene il tutto in modo che i gamberi siano ben unti ed amalgamati con gli aromi.<br />
Disponete su 4 foglie di limone ben lavate e chiudete con le altre 4 foglie in modo da ottenere dei piccoli cartocci chiusi con uno stuzzicadenti.<br />
Cuocete il tutto al forno per 5 minuti e servite il piatto caldo.<br />
<br />
<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-17079955535000413552011-07-02T20:38:00.002+02:002011-07-03T20:20:03.015+02:00Pizza e Vino: matrimonio o separazione?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-HtcWWveEgF4/Tg9keA_CU1I/AAAAAAAAADg/k8c4b-F0m_o/s1600/Due+ragazze+con+pizza+e+vino+6395220_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://2.bp.blogspot.com/-HtcWWveEgF4/Tg9keA_CU1I/AAAAAAAAADg/k8c4b-F0m_o/s320/Due+ragazze+con+pizza+e+vino+6395220_s.jpg" width="320" /></a></div>Perché abbinare il vino alla pizza?<br />
Da sempre l’accompagniamo con la birra, di solito chiara e a bassa fermentazione, e certamente non voglio qui sfatare un mito, in quanto non sbagliato.<br />
Ma a pensarci bene la pizza con un buon bicchiere di vino non è altro che un abbinamento logico e naturale.<br />
Ma se state leggendo questo articolo è perché qualcosa vi ha incuriosito! Avrete modo di scoprire quanto è più fruttuoso soffermarsi su questo tipo di abbinamento: una volta “sperimentato” sarete sicuramente arricchiti e ciò vi aiuterà nelle scelte future, se preferire “bacco” oppure una “bionda”… perché in entrambi i casi vale la stessa regola: ad ogni tipo di pizza la sua birra o il suo vino.<br />
Nel momento della scelta del vino è bene porsi alcune domande.<br />
Fondamentale è sapere se la pizza è condita. Con cosa? Pomodoro? Altre salse?<br />
Che tipo di guarnizione ha: ci sono salumi, carne, pesce, verdure?<br />
E il formaggio: fior di latte, mozzarella di bufala, formaggio di capra, erborinato (gorgonzola), ricotta o stracchino?<br />
Dare una risposta a queste domande aiuta molto a fare la scelta giusta.<br />
C’è chi non si preoccupa del tipo di pasta, che comunque ha una tendenza dolce e con la cottura nel forno a legna acquista note affumicate e amarognole.<br />
Ecco allora alcuni miei suggerimenti di abbinameno a tal riguardo, che non sono il <i>verbo</i>, anche perché ognuno di noi, alla fin fine, deve tener conto dei propri gusti personali.<br />
Dove è stato possibile, ho cercato di fare un abbinamento di prodotti regionali, altra regola da seguire negli abbinamenti cibo-vino.<br />
Iniziamo!<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Margherita con bufala</b><br />
Abbiamo la dolcezza della pasta e l’acidità pronunciata della salsa di pomodoro.<br />
La Margherita necessita quindi di un bianco secco, fresco, leggero, morbido, dai profumi agrumati e minerali, che valorizzi questa ricetta semplice ma perfetta.<br />
Nel nostro caso siamo in presenza anche della mozzarella di bufala, che apporta grassezza e sapidità.<br />
Per “lavare via” tale grassezza senza sovrastare tutto il resto cosa è meglio di un prosecco dalla spiccata sapidità, buona acidità, profumi fruttati e, soprattutto, le bollicine (che fungono da spazzola salivare)?!?<br />
<i>Vino consigliato:</i> <b>Prosecco Conegliano e Valdobbiadene</b> (Veneto). Colore giallo paglierino brillante. Al naso frutta gialla come mela, pera, fiori bianchi e glicine. In bocca ricorda il sapore del fruttato. Sapido. Finale di mandorla.<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Pizza integrale al tartufo</b><br />
Assenza di pomodoro. Dolcezza di fondo data sia dalla pasta integrale, ma più aromatica di quella bianca, che dal fior di latte.<br />
Abbiamo tuttavia l’aromaticità, spiccata, del tartufo che è un fungo, semplice, raro, prezioso e ipogeo, cioè che nasce e vive sottoterra.<br />
Ne esistono di varie tipologie. Qui ovviamente ci soffermiamo sul suo aroma. Il vino da abbinarvi, bianco o rosso che sia, deve comunque avere un bouquet intenso e persistente e poca struttura.<br />
<i>Vino consigliato:</i> <b>bianco IGT delle Marche</b>. Uvaggio: Verdicchio, Chardonnay e Malvasia. Giallo paglierino con tonalità verdognole. Abbastanza profumato. In bocca morbido e sapido.<br />
<br />
<b><span style="color: #741b47;">Pizza kamut radicchio rosso e provola</span></b><br />
Salsa di pomodoro. Dolcezza di fondo data dalla pasta.<br />
Note amarognole del radicchio rosso; grassezza e note affumicate della provola.<br />
Si tratta di una pizza difficile da abbinare.<br />
In presenza di una tendenza amara è sempre bene scegliere un vino non particolarmente tannico perché avrebbe un effetto negativo sull’armonia finale, accentuandola (il tannino è amaro). Informazione che vi sarà utile in futuro, quando andrete a scegliere un rosso da abbinare, per esempio, a dei funghi trifolati o una frittura di porcini…<br />
Nel nostro caso però abbiamo bisogno di un bianco morbido per bilanciare l’amaro del radicchio, dotato di sapidità e buona acidità per ripulire la bocca dalla grassezza del formaggio.<br />
<i>Vino consigliato:</i> <b>Grillo in purezza</b> (Sicilia). Colore giallo paglierino carico. Buon corredo aromatico, con sentori erbacei, floreali e note agrumate. In bocca è sapido, dotato di buona acidità e di una equilibrata morbidezza, ottima struttura gustativa.<br />
<br />
<b><span style="color: #741b47;">Pizza mare e monti</span></b><br />
Siamo in presenza di un abbinamento complesso dato dai gamberetti con i funghi porcini.<br />
I funghi essendo ortaggi generalmente accompagnano una portata, soprattutto carne, più raramente il pesce, o vengono cucinati come condimento per paste o risotti.<br />
La sua percezione gustativa predominante è la tendenza amarognola.<br />
Siamo poi in presenza dell’acidità data dalla salsa di pomodoro e della dolcezza – che alla fine predomina – della pasta, del fior di latte e dei gamberetti.<br />
Fa al caso nostro un rosato, che abbia le caratteristiche di un bianco ma con una leggera tannicità.<br />
<i>Vino consigliato:</i> <b>rosato IGT del Piemonte</b>. Uvaggio: Merlot e Barbera. Al naso delicato, fresco, gradevole, che ricorda la ciliegia e il melograno. In bocca morbido, sapido, leggermente tannico, fresco e abbastanza persistente.<br />
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<div style="color: #741b47;"><b>Pizza maialona</b></div>Acidità della salsa di pomodoro. Dolcezza di fondo data dalla pasta e dal fior di latte.<br />
Qui siamo in presenza di carne e troviamo la succulenza, la grassezza e la corposità apportati dalla salsiccia e dal salamino piccante abbinati al wurstel e al prosciutto cotto. <br />
Ciò ci indirizza verso un rosso giovane ma di corpo, dal moderato tasso alcolico, fresco, con un basso livello di tannicità (niente amaro), un buon livello di fruttato, giovane di maturazione in bottiglia, capace di contrastare sensibilmente l’eccesso di grassi e la succulenza della pizza, pulire la bocca e agevolare la digestione.<br />
<i>Vino consigliato:</i> <b>Chianti giovane</b> (Toscana). Uvaggio: Sangiovese. Con la maialona non si poteva che scegliere un vino toscano! Rosso rubino con riflessi violacei. Vino giovane e ricco di frutto dalla grande bevibilità.<br />
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<div style="color: #741b47;"><b>Pizza alla Nutella</b></div>Siamo arrivati al dolce. Particolare è l’accostamento dolce-salato.<br />
Qui ci vuole un vino che contrasti l’aromaticità e la persistenza della cioccolata pur seguendo la regola dell’abbinamento dolce con dolce.<br />
<i>Vino consigliato:</i> <b>Porto Ruby</b> (Portogallo). Il Porto, o vino di porto, è un vino liquoroso portoghese prodotto esclusivamente da uve provenienti dalla regione del Douro, nel nord del Portogallo, sita a circa 100 chilometri a est della città di Porto.<br />
La sua caratteristica, data oltre al clima in cui maturano le uve, è la fermentazione del vino “fermata” (mutizzata) ad uno stadio iniziale grazie all’aggiunta di alcol vinico, ottenuto da distillazione del vino contenente circa il 77% di alcol. <br />
In questo modo il vino risulta naturalmente dolce, a causa del residuo zuccherino derivante dall’uva che i lieviti non hanno potuto trasformare interamente in alcool perché inibiti dalla concentrazione elevata di etanolo.<br />
Il Ruby è un blended di vini rossi con le caratteristiche dei vini giovani. <br />
Imbottigliato dopo meno di un anno di invecchiamento in grande botte, per via del poco contatto con il legno – dovuto al basso rapporto superficie/volume – e della scarsa ossidazione, si presenta di colore rubino intenso e molto fruttato al naso e in bocca (frutti rossi come di bosco e prugna).<br />
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<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-70815114939013788232011-06-01T16:10:00.001+02:002011-06-01T16:11:54.009+02:00Igiene inCucina: ci avete mai pensato?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/--gxEPbNIcMo/TeZICDxZrII/AAAAAAAAADE/H3n2Fmo5tyU/s1600/Mani+lavaggio+5330493_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="210px" src="http://4.bp.blogspot.com/--gxEPbNIcMo/TeZICDxZrII/AAAAAAAAADE/H3n2Fmo5tyU/s320/Mani+lavaggio+5330493_s.jpg" t8="true" width="320px" /></a></div>Ebbene sì: bagno, camera da letto, salotto... facciamo in modo che siano sempre ordinati e puliti. <br />
In realtà il luogo dove immancabilmente l'igiene dovrebbe regnare sovrana è la cucina!<br />
Non solo ambiente o piano cottura, ma anche utensili, frigoriferi, congelatori e dispense necessiterebbero di una corretta sanificazione; e comunque andrebbero eseguite una serie di piccoli accorgimenti e di corrette abitudini nella manipolazione dei cibi per mantenere alto il livello di igiene.<br />
Proprio ieri ho iniziato il corso per ottenere l'attestato HACCP (che significa <em>Hazard Analysis and Critical Control Points</em>), un sistema di autocontrollo igienico in sostituzione al vecchio libretto sanitario, necessario a chi lavora all'interno di un industria alimentare quali bar, ristoranti, pizzerie, alimentari e che trovo giusto abbinare al diploma di Sommelier AIS per il quale sto studiando.<br />
Niente di che, per carità! Tuttavia, proprio ieri riflettevo sul fatto che semplici e non sempre ovvie disposizioni non vengono più insegnate a scuola come un tempo, quando invece vi è una normativa europea che trovo andrebbe applicata anche tra le mura di casa perché utilissima.<br />
Allora, ecco la nascita di una nuova rubrica: <em>Igiene inCucina</em>.<br />
Il Ministero dell'Agricoltura americano utilizza quattro termini per esprimere tutto ciò: <em>Cook</em>, <em>Separate</em>, <em>Clean</em>, <em>Chill</em> e cioè: <strong>Cuocere</strong>, <strong>Separare</strong>, <strong>Pulire</strong>, <strong>Refrigerare</strong>.<br />
Periodicamente tratterò uno di questi punti, vi suggerirò i comportamenti da seguire per limitare i rischi da contaminazioni microbiche (senza cadere nell'ossessione, però!), perché anche chi pensa di essere più preparato in materia di regole igieniche commette a volte qualche errore, per fretta o per ingenuità, e vi svelerò qualche curiosità in merito.<br />
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Prima accortezza, da non dimenticare mai, <strong>lavarsi le mani</strong> con il sapone dopo aver toccato alimenti crudi e cotti, per evitare di contaminare altri cibi.<br />
E su questo non ho mai "toppato", visto che tengo vicino al lavello il necessario atto a questa operazione.<br />
Il fatto che poi tutti in famiglia pretendono di lavarsi le mani in cucina è un'altra questione! Ed io, prontamente, li allontano dicendogli che, per i commensali, il bagno è dove devono andare.<br />
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<em>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</em>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-13967948228244949852011-05-26T23:12:00.000+02:002011-05-26T23:12:35.566+02:00La zucchina: non sottovalutiamola!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-GyxxA3Qa0Sk/Td7CA_LCV4I/AAAAAAAAACc/zlsIRWzTqys/s1600/Zucchina+a+fette+3933838_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="206" src="http://1.bp.blogspot.com/-GyxxA3Qa0Sk/Td7CA_LCV4I/AAAAAAAAACc/zlsIRWzTqys/s320/Zucchina+a+fette+3933838_s.jpg" width="320" /></a></div>La zucchina (<i>Cucurbita pepo L.</i>) è praticamente uno di quegli alimenti che passa inosservato sulle nostre tavole, ma che in realtà nasconde proprietà benefiche per la nostra salute. <br />
Originaria dell'Asia meridionale (zona dell'Himalaya) e dell'America centrale (Messico), iniziò a diffondersi in Europa nel XVI secolo ed oggi è coltivato in tutti i continenti. <br />
La zucchina è un ortaggio <b>rinfrescante</b>, <b>leggero</b>, <b>facilmente digeribile</b> e quindi adatto a bambini e anziani.<br />
Inoltre permette di preparare piatti veloci ed è per questo che è molto amata dai single.<br />
Possiede una spiccata <b>azione emolliente</b>, <b>diuretica</b>, <b>sedativa</b>, <b>antinfiammatoria</b> e leggermente lassativa, in quanto aiuta a regolare le funzioni intestinali. <br />
In cosmesi, si utilizza la sua polpa come ingrediente di maschere per la pelle secca e disidratata, per il ripristino del film idrolipidico delle pelli secche e disidratate. <br />
Si trova disponibile sul mercato dalla primavera all'autunno e si conserva ottimamente a una temperatura di 2-4 °C, con un'umidità relativa del 90-95% anche per 15-20 giorni.<br />
La parte più preziosa è quella che a volte viene scartata, ovvero la buccia, tenera e commestibile, fonte di acido folico (100 g di zucchine non troppo cotte coprono 1/4 del fabbisogno quotidiano). <br />
Essendo per oltre il 90% composta da acqua, è a basso contenuto calorico (11 kcal ogni 100 grammi) e priva di grassi, quindi adattissima anche in caso di diete, e un'ottima fonte di <b>vitamina A</b>, <b>vitamina C</b>, <b>carotenoidi</b> (che esplicano attività antitumorali), <b>vitamina E</b>, <b>acido folico</b>, <b>potassio</b>, <b>ferro</b>, <b>calcio</b>, <b>fosforo</b> e <b>sodio</b>.<br />
La ricetta che propongo oggi la trovo particolarmente adatta a grandi e piccini, e sicuramente apprezzata, anche dai palati più difficili!<br />
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<b style="color: #741b47;">Zucchine al formaggio</b><br />
<i><b>Ingredienti:</b> (per 4 persone) 6 zucchine medie, 100 gr di cipolla sminuzzata, 3 cucchiai di olio d'oliva, 30 gr di pan grattato, 50 gr di emmenthal grattato, 50 gr di parmigiano reggiano, 1 uovo sbattuto, chiodi di garofano, sale e pepe.</i><br />
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Fate bollire le zucchine in acqua salata per 5 minuti, poi tagliatele per il lato lungo e fatele raffreddare un po'. Scavate con delicatezza l'interno per togliere quasi tutta la polpa. Soffriggete la cipolla nell'olio, fino a che non diventa trasparente. A freddo aggiungete la polpa sminuzzata delle zucchine e, a questo punto, anche il pangrattato e i formaggi. Amalgamate bene. Aggiungete l'uovo battuto, i chiodi di garofano a pezzi, sale quanto basta e un pizzico di pepe.<br />
Riempite la metà delle zucchine e spolverate con un po' di parmigiano. <br />
Disponete in una teglia unta e fate cuocere in forno per 15 minuti a circa 200 gradi.<br />
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<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-35560254468809424162011-05-24T23:54:00.005+02:002011-05-25T00:02:31.124+02:00Mai provato il carpaccio tiepido?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-t4TLxJWbBOQ/TdwmZzAPJ8I/AAAAAAAAACY/PRF_htwqc3s/s1600/Carpaccio+rucola+parmigiano+e+pinoli+8133219_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-t4TLxJWbBOQ/TdwmZzAPJ8I/AAAAAAAAACY/PRF_htwqc3s/s320/Carpaccio+rucola+parmigiano+e+pinoli+8133219_s.jpg" width="213" /></a></div>Il carpaccio di manzo è un piatto italianissimo! Quanto la pizza…<br />
Infatti è stato ideato dallo chef dell'Harry's Bar di Venezia, Giuseppe Cipriani, nel 1950 in onore del pittore rinascimentale Vittore Carpaccio. <br />
La carne cruda può essere consumata in due modi: macinata (almeno un paio di volte) o tagliata a fette sottilissime. <br />
Nel secondo caso si ottiene appunto il carpaccio, ricavato affettando con una affettatrice un pezzo di carne di manzo, filetto o controfiletto, tenuto per qualche ora in frigorifero. <br />
Nonostante la marinatura, non a tutti la carne cruda può piacere (personalmente l'adoro!).<br />
Allora, ecco una semplicissima e comunque gustosa variante tiepida adatta soprattutto ai bambini.<br />
Le quantità sono puramente indicative: ognuno può abbondare più o meno come meglio crede.<br />
Ma una cosa è certa: il limone ci va sempre!<br />
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<b style="background-color: white;"><span style="color: #741b47;">Carpaccio tiepido</span></b><br />
<i><b>Ingredienti:</b> (per 4 persone) 500 gr di carne di vitello tagliata sottile, 2 mazzetti di rucola, 200 gr di parmigiano reggiano, una manciata di pinoli, 8 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 limone, sale e pepe.</i><br />
<br />
Spezzettate la rucola. Ungete dei piatti che possono andare in forno e disponetevi la carne, possibilmente in un solo strato. Emulsionate l'olio con il sale, il pepe e il succo di limone. Versate il condimento sulla carne e mettete in forno, che avrete preriscaldato a 200 gradi, per qualche minuto. Prima di servire, aggiungete a pioggia la rucola, un po' di pinoli e le scaglie di parmigiano.<br />
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<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-83746573083586732642011-05-18T18:56:00.000+02:002011-05-18T18:56:58.022+02:00Frittata a modo mio… olè!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-wdP1JohuBz8/TdP5WvAG9PI/AAAAAAAAACU/Uhi-qoUHETA/s1600/Frittata+di+verdure+6554328_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-wdP1JohuBz8/TdP5WvAG9PI/AAAAAAAAACU/Uhi-qoUHETA/s320/Frittata+di+verdure+6554328_s.jpg" width="213" /></a></div>A dire il vero non lo sapevo. Non conosco molto bene la cucina spagnola... <br />
Da sempre le frittate preferisco cuocerle al forno, tradizionale o a microonde. Beh, non sapevo di cuocerle come la famosa <i>tortilla de patatas</i>.<br />
La <i>tortilla de patatas</i>, uno dei piatti simbolo della cultura gastronomica spagnola, ha origini incerte.<br />
È un piatto economico, versatile che si prepara sia per pranzo che per cena oppure come stuzzichino per gli aperitivi.<br />
La ricetta che qui propongo è semplice e si presta a molte varianti! Ottima anche con l'aggiunta di peperoni dolci, piselli e/o ricotta.<br />
Il tempo di cottura è molto soggettivo, l'importante è che risulti alta e morbida, altrimenti una volta fredda diventa immangiabile. Personalmente la preferisco all'interno leggermente liquida.<br />
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<span style="color: #741b47;"><b>Frittata a modo mio in forno tradizionale o a microonde</b></span><br />
<i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 3/4 persone) 4 uova grandi, una piccola cipolla dorata, verdure varie (anche avanzi di frigo) come una zucchina, una o due patate a pasta gialla, se disponibile un po' di pancetta a dadini oppure prosciutto crudo o cotto a striscioline, un po' di formaggio grattugiato, </i><i>un goccio di </i><i>latte, sale, noce moscata, olio.</i><br />
<br />
Tagliare a fette sottili la cipolla e a dadini le verdure. Far rosolare nell'olio la cipolla con la pancetta o il prosciutto. Aggiungere poi, quando la cipolla incomincia a imbiondire, le verdure, il sale e far cuocere a fuoco lento. Sbattere le uova, aggiungere un goccio di latte, il formaggio, un pizzico di sale e noce moscata. In una pirofila bassa da forno non molto larga e tonda mettere il tutto (uova e verdure con l'olio di cottura), amalgamare bene e infornare a 150/180° fino a quando la frittata non è cotta. <br />
Nel forno a microonde cuocere con modalità grill a 600W circa.<br />
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<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-26981388131786336232011-05-16T18:53:00.003+02:002011-05-25T00:00:04.257+02:00Attenti a quei due: linguine e limone!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-qpFdv8foCXY/TdFV1WHJUGI/AAAAAAAAACQ/RilL466kxjw/s1600/Linguine+burro+prezzemolo+e+salsa+di+limone+4918390_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-qpFdv8foCXY/TdFV1WHJUGI/AAAAAAAAACQ/RilL466kxjw/s320/Linguine+burro+prezzemolo+e+salsa+di+limone+4918390_s.jpg" width="213" /></a></div>Il limone, <i>Citrus lemon</i>, è un agrume dalle numerose e benefiche proprietà. <br />
Scoperto e utilizzato in India, Cina e indonesia, da noi è stato introdotto dagli Arabi in Sicilia nel XII secolo, ma il suo utilizzo in cucina è assai recente, risale al XVIII secolo.<br />
È un ottimo <b>antisettico</b> e <b>battericida</b>, <b>rinfrescante</b>, <b>disintossicante</b>, <b>calmante</b> e <b>stimolatore gastro-epatico-pancreatico</b>. <br />
Viene utilizzato anche in cosmesi: è <b>astringente</b> contro i foruncoli e riduce le macchie cutanee. Viene inoltre usato anche in <b>aromaterapia</b> in quanto dà una piacevole sensazione di equilibrio e benessere, compensando eventuali situazioni di stress.<br />
In cucina viene utilizzato in svariati modi: come succo, come condimento, per arricchire vari piatti e, soprattutto, per marinare molti tipi di carne e pesce. È ottimo nelle macedonie, grazie anche alla proprietà di non far annerire alcuni ortaggi e frutta, e la sua scorza viene largamente utilizzata in molti dolci perché aromatica.<br />
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Oggi vorrei proporvi due ricette di primi piatti a base di linguine e succo di limone.<br />
Semplicissime e veloci, una prevede il burro e la panna liquida, l'altra l'olio e il peperoncino. Quest'ultima la trovo adatta nel periodo primaverile/estivo.<br />
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<b style="background-color: white; color: #741b47;">Linguine alla crema di limone</b><span style="background-color: white; color: #741b47;"></span><br />
<i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 4 persone) 320 gr di linguine, mezza scorza di limone grattugiata, il succo di 2 limoni, 60 g di burro, 1 confezione di panna liquida, sale, pepe.</i><br />
<br />
In una padella antiaderente fate sciogliere a fuoco lento il burro; aggiungete la panna, un pizzico di sale e pepe e mescolate delicatamente fino ad ottenere una crema compatta.<br />
Nel frattempo avrete lessato le linguine. Scolatele e, ancora ricche della loro acqua di cottura, aggiungetele alla crema in padella. Saltatele velocemente a fuoco medio.<br />
Aggiungete la scorza di limone grattugiata e servite subito.<br />
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<b><span style="color: #741b47;">Linguine al limone</span></b><br />
<i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 4 persone) 320 g di linguine, 40 gr di succo di limone, 30 gr di olio, 1 peperoncino, 1 manciata di basilico, 1 manciata di prezzemolo, sale.</i><br />
Filtrate il succo dei limoni da un colino e versatelo in una ciotola. Aggiungete l'olio, il peperoncino tritato, le foglie di prezzemolo e basilico spezzettate con le mani e un pizzico di sale. Emulsionate con una forchetta.<br />
Lessate le linguine in abbondante acqua bollente, scolatele in una terrina calda e conditele con la salsa al limone. <br />
Mescolate e servite subito.<br />
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<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-29050965185119389842011-05-14T00:04:00.000+02:002011-05-14T00:06:03.988+02:00Una questione di midollo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-Rouq20QQjfk/Tc2qfQTJejI/AAAAAAAAACM/6vQ-mDwK88I/s1600/Risotto+zafferano+9456398_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-Rouq20QQjfk/Tc2qfQTJejI/AAAAAAAAACM/6vQ-mDwK88I/s320/Risotto+zafferano+9456398_s.jpg" width="213" /></a></div>L'Artusi, nel suo celeberrimo <i>La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene</i>, alla ricetta n. 79, il <i>Risotto alla milanese II</i>, scrive: «Questo risotto è più complicato e più grave allo stomaco di quello precedente, ma più saporito». <br />
Sicuramente a causa di un particolare ingrediente, il <b>midollo di bue</b>, fondamentale per arricchirne il gusto.<br />
Il midollo è il tessuto biancastro, di consistenza molle, che riempie le cavità delle ossa nei mammiferi. <br />
In cucina è molto pregiato perché <b>nutriente</b> e <b>saporito</b>. <br />
Si può acquistare in macelleria oppure lo si estrae dalle ossa di bue o, al limite, dagli ossi buchi di vitello. <br />
Viene utilizzato anche in cosmetica in quanto possiede eccellenti <b>qualità ricondizionanti</b> e <b>ristrutturanti</b>, soprattutto nella cosmetica capillare in quanto favorisce la ricostruzione della guaina protettrice del capello.<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Risotto alla milanese</b><br />
<i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 4 persone) 400 gr di riso vialone, 150 gr di burro, 1 litro e mezzo di brodo di manzo, 50 gr di midollo di bue, 1 cipolla media, 1 bustina di zafferano, 60 gr parmigiano reggiano, sale.</i> <br />
<br />
Mantenete sul fuoco il brodo ben caldo; affettate la cipolla e grattugiate il parmigiano reggiano. Nella pentola per fare il risotto mettete a rosolare 100 gr di burro con la cipolla e il midollo. Prima che la cipolla imbiondisca versate il riso e fatelo tostare per circa 5 minuti, girando delicatamente ma spesso. Unite poco alla volta il brodo bollente al riso. Fate cuocere il riso a fuoco vivace continuando a mescolare e aggiungendo il brodo man mano che viene assorbito dal composto. <br />
Dopo 15 minuti incorporate lo zafferano. Quando il riso è ancora al dente e la consistenza abbastanza liquida, aggiungete il burro rimasto e il formaggio, mescolando energicamente per "mantecare". Lasciate riposare il risotto per un minuto prima di servire.<br />
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Esistono varie versioni del risotto alla milanese. Quella qui proposta non prevede l'utilizzo del vino bianco secco (un bicchiere), che comunque può essere aggiunto dopo aver fatto tostare il riso facendolo evaporare.<br />
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<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-60302099310981920732011-05-09T23:03:00.001+02:002011-05-09T23:13:42.121+02:00Il prezzemolo di ogni minestra<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-qOufA94JjiU/TchWLbtltUI/AAAAAAAAACI/l9BLIeHzbFE/s1600/Prezzemolo+3535967_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://1.bp.blogspot.com/-qOufA94JjiU/TchWLbtltUI/AAAAAAAAACI/l9BLIeHzbFE/s320/Prezzemolo+3535967_s.jpg" width="320" /></a></div>Perché si usa dire "essere come il prezzemolo" per indicare qualcuno che sta sempre tra i piedi?<br />
Il prezzemolo (<i>Petroselium sativum</i>, ovvero "sedano delle pietre adatto ad essere coltivato") diventa onnipresente in cucina dal medioevo in poi per essere usato quotidianamente su svariate pietanze e come ingrediente in moltissime salse.<br />
È una pianta rustica che cresce bene in qualsiasi tipo di terreno, anche se predilige luoghi freschi e ombrosi, e può essere di due varietà: a foglia riccia (coltivato negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda) e a foglia liscia (coltivato in Italia).<br />
Ricco di <b>ferro</b>, <b>calcio</b>, <b>potassio</b>, <b>vitamina A</b> e <b>C</b>, se consumato in grandi quantità può essere velenoso.<br />
Ha proprietà <b>antianemiche</b>, <b>aperitive</b>, <b>diuretiche</b>, stimolanti, toniche, <b>antibiotiche</b>, <b>antibatteriche</b>, deodoranti e per questo è anche un rimedio empirico nella cura di un gran numero di disturbi.<br />
Del prezzemolo si utilizzano le radici, le foglie e anche i semi (questi ultimi sempre allo stato secco: contengono una sostanza, l'apiolo, che eccita le fibre uterine).<br />
Ecco alcuni rimedi antichi:<br />
<ul><li>Contro un <b>mal di denti</b> provocato dalla carie tritate un pizzico di prezzemolo, unitevi una goccia d'olio d'oliva e una puntina di sale. Mescolate bene e procedete con la medicazione. In breve tempo il dolore si farà meno pungente scomparendo poi del tutto.</li>
<li>Contro la <b>puntura d'insetto</b> strofinate con qualche foglia fresca e contusa oppure spennellate con succo di prezzemolo.</li>
<li>Contro l'<b>acidità di stomaco</b> bevete a fine pasto una tazza d'acqua bollente dove avrete lasciato in infusione per 10 minuti un pizzico di semi di prezzemolo.</li>
<li>Contro le <b>mestruazioni abbondanti e dolorose</b> versate 20 gr di semi di prezzemolo in una tazza di acqua calda, filtrate e bevete l'infuso caldo.</li>
<li>Per arrestare l'<b>emorragia al naso</b> introducete nelle narici un batuffolo di cotone bagnato di succo di prezzemolo.</li>
</ul>In cucina è preferibilmente usarlo a crudo; può essere essiccato o congelato, perdendo però gran parte della sua fragranza e delle sue proprità nutritive. <br />
<br />
<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-14317719112001041182011-05-07T18:37:00.003+02:002011-05-25T00:01:15.492+02:00Scivola la passione tra vaniglia e cannella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-LorFZWsatcE/TcVwf-dEnTI/AAAAAAAAACE/vBu70PilLAM/s1600/Cannella+e+vaniglia+7396266_mod.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="208" src="http://3.bp.blogspot.com/-LorFZWsatcE/TcVwf-dEnTI/AAAAAAAAACE/vBu70PilLAM/s320/Cannella+e+vaniglia+7396266_mod.jpg" width="320" /></a></div>Tra le spezie che preferisco vi sono la vaniglia e la cannella.<br />
Le utilizzo spesso, anche nella preparazione delle… mie <a href="http://paulabecattini.com/2011/05/07/pulvis/">poesie</a>!<br />
E per ovvi motivi.<br />
<br />
Molto amate dall'universo femminile, le loro essenze <b>vengono impiegate in profumeria e in cosmetica</b>.<br />
La cannella ha un aroma secco e pungente che dona una nota speziata alla vaniglia che ha invece toni aromatici caldi, avvolgenti che danno una sensazione di benessere e rilassamento, stimolando allo stesso tempo allegria e buon umore.<br />
Inoltre, fin dall'antichità, sono note in erboristeria le loro proprietà curative.<br />
La <b>vaniglia</b> è una varietà di orchidea, ha <b>proprietà stimolanti</b>, <b>antisettiche</b>, è <b>altamente afrodisiaca</b> e, secondo studi recenti, agirebbe anche da <b>antidepressivo</b> per la presenza di molecole molto simili ai ferormoni umani.<br />
La <b>cannella</b>, invece, è un <b>potente antisettico</b> che elimina molti batteri, funghi, virus cariogeni e patogeni, <b>facilita la digestione</b> ed è indicata anche per curare la tensione addominale, il gonfiore e la flatulenza se bevuta sotto forma di infuso.<br />
<br />
Ecco quindi due deliziose ricette di piccola pasticceria, adatte in qualunque periodo dell'anno con una piccola variante.<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Meringhe speziate</b><br />
<b><i>Ingredienti:</i></b> <i>500 ml di albumi, 250 gr di zucchero a velo, 250 gr di zucchero, 30 gr di vaniglia, 30 gr di cannella. </i><br />
<br />
Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola. Scaldate il composto a bagnomaria e versare nel robot da cucina. Mescolate per circa 30 minuti. Inserite il composto ottenuto in una tasca per dolci con l'uscita a stella e formare le meringhe. Spolverate con cannella e infornare. Cuocete a 100 gradi per 6 ore, oppure fino a quando si asciugano. <br />
Un'ottima variante, più adatta nel periodo invernale, prevede l'aggiunta di 400 g di noci tritate.<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Dolcetti alle mele</b><br />
<b><i>Ingredienti:</i></b> <i>200 ml di olio d'oliva, 350 gr di zucchero, estratto di vaniglia, 300 ml di succo di mela, 125 gr di farina, 25 gr di lievito, 1 cucchiaio di cannella, 1 pizzico di sale, 300 gr di mele a pezzetti, 300 gr di mandorle tritate. </i><br />
<br />
Mettete l'olio, lo zucchero e la vaniglia nel robot da cucina. Mescolate fino a quando il composto non risulterà omogeneo. Setacciate la farina, il lievito, il sale e la cannella. Unite al composto nel robot un po' di succo di mela e un po' di farina setacciata, fino ad esaurimento. Mescolate per circa tre minuti. Unite le mele e le mandorle e mescolate ancora a bassa velocità. Versate in singoli stampini da dolce. Spolverate con le mandorle tritate e infornate per 20 minuti a 180 gradi. <br />
Per un'ottima variante, più adatta nel periodo invernale, sostituire le mandorle con 300 g di noci tritate.<br />
<br />
<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-454201247602303662011-05-05T18:47:00.000+02:002011-05-05T18:47:46.546+02:00Un Sushi per la linea!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-eVsP48jOR5A/TcLTmvZI4fI/AAAAAAAAAB8/IN4pJa2jdFo/s1600/Sushi+con+bacchette+8875065_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="245" src="http://3.bp.blogspot.com/-eVsP48jOR5A/TcLTmvZI4fI/AAAAAAAAAB8/IN4pJa2jdFo/s320/Sushi+con+bacchette+8875065_s.jpg" width="320" /></a></div>La cucina giapponese ha la caratteristica primaria di non alterare la materia prima, rispettandone la freschezza, il sapore, il colore e la consistenza.<br />
Essa è particolarmente sana e genuina, con una particolare attenzione per l'estetica, le forme e i colori.<br />
Inoltre, cosa assai importante, <b>mangiare Sushi fa bene alla linea</b>!<br />
Il Sushi è un piatto equilibrato, a <b>basso contenuto di grassi</b>, ricco di <b>omega</b>, <b>iodio</b>, acidi grassi, utili al funzionamento della tiroide, e aiutano a proteggere dalle malattie cardiovascolari e ad abbassare trigliceridi e colesterolo.<br />
Inoltre l'<b>Omega 3</b> è un acido grasso che <b>agisce positivamente sul sistema nervoso</b>. Unica precauzione: <b>prediligere la freschezza</b>.<br />
Quindi, mangiare Sushi aiuta a smaltire i chili di troppo! <br />
Un esempio? Un pezzo di Nighiri Sushi ha solo 40-50 calorie. <br />
E il senso di sazietà è assicurato! Grazie al riso, grazie al pesce crudo che necessita una lenta masticazione.<br />
Non ci sono condimenti, tranne la salsa di soia che comunque ha pochissime calorie.<br />
Quindi perché non approcciarsi positivamente a questo tipo di cucina?<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Sushi al salmone</b><br />
<i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 2 persone) 100 g di riso basmati, 150 g di salmone fresco, salsa di soia, erba cipollina, sale</i>.<br />
<br />
Fate bollire il riso in acqua salata con il coperchio.
Una volta che il riso è cotto, aiutandovi con le mani, formate dei mucchietti, poi distribuiteli su un piatto di portata e ricopriteli con una sottile fetta di salmone. Infine decorate "le polpette" con erba cipollina e qualche goccia di soia.<br />
<br />
Due parole sulle tipologie di preparazione.<br />
Il <b>Sushi</b> è un piccolo e prelibato bocconcino tipico della cucina giapponese a base di riso e pesce crudo freschissimo. <br />
Il <b>Makisushi</b> differisce in quanto in mezzo al riso viene inserito il pesce crudo tagliato a striscioline fini insieme a verdure e condimenti e il tutto arrotolato da un'alga e tagliato a rondelle.<br />
Il ripieno può essere crudo, cotto o marinato e può essere servito disperso in una ciotola di riso, arrotolato in una striscia di alga o disposto in rotoli di riso o inserito in una piccola tasca di tofu.<br />
Il <b>Sashimi</b>, invece, è un piatto caratterizzato da filetti di pesce crudo, dal taglio un po' più spesso, di tutte le qualità e aromatizzati ai quali non viene aggiunto riso bollito, ma accompagnati da una salsina di soia con il rafano e lo zenzero.<br />
Ed ecco invece una ricetta un po' più "tradizionale".<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Tartara di pesce con capperi</b><br />
<i><b>Ingredienti:</b> (per 2 persone) 200 g di filetto di branzino o di pesce spada, 1/2 limone, prezzemolo, erba cipollina, olio d'oliva extravergine, 15 g di capperi, sale e pepe</i>.<br />
<br />
Tritate il pesce crudo con i capperi, poi conditelo con il limone, un pizzico di sale e pepe e il prezzemolo tritato. Con l'aiuto di stampini
(o tazzine) ricavate dei piccoli cilindri, disponeteli su un piatto di portata, guarniteli con capperi, erba cipollina e condite con un filo d'olio.<br />
<br />
Buona dieta!<i> </i><br />
<br />
<i>(Immagine: Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos)</i>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-23786902403736505252011-05-04T17:19:00.002+02:002011-05-05T00:34:49.825+02:00Birra: schiuma sì, schiuma no?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-0uMMQdnwygw/TcFtiRoLNFI/AAAAAAAAAB4/XLnagLWclvA/s1600/Birra+chiara+boccale+6226800_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-0uMMQdnwygw/TcFtiRoLNFI/AAAAAAAAAB4/XLnagLWclvA/s320/Birra+chiara+boccale+6226800_s.jpg" width="260" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Copyright (c) 123RF Stock Photos</td></tr>
</tbody></table>Soddisfatta di ciò che ho imparato al corso da Sommelier di primo livello, l’altra sera, aperitivo in casa, servo come mi è stato insegnato la birra ai miei amici.<br />
Ed ecco che decisa, d’alto, faccio cadere la birra nel bicchiere, formando una bella schiuma densa. Mi fermo in tempo affinché non fuoriesca. <br />
Attendo un po’ in modo che il livello scenda e poi, piano piano, completo l’operazione aggiungendo altra birra.<br />
Tre bella dita di schiuma, dalla forma tondeggiante e molto persistente.<br />
«Che si serve così la birra?!?»<br />
Un po’ imbarazzata (ma non troppo) rispondo con un filo di voce: <br />
«Sì.»<br />
Scrollatina di spalle da parte di A.<br />
«La schiuma ha due funzioni: primo, sostiene i profumi; secondo, fa sì che la birra non si ossidi.»<br />
Proseguo l’operazione con altri bicchieri.<br />
È vero che stavo offrendo una birra ad alta fermentazione – per la quale in molte nazioni la schiuma è un optional, anzi in Inghilterra è addirittura un difetto – ma la stavo servendo fredda. In generale questo tipo di birra va spillata a temperatura cantina e servita piatta.<br />
Ok, uno a zero per A.<br />
Prosegue la degustazione.<br />
«Questo tipo di birra non mi entusiasma. Preferisco le chiare.»<br />
Ti accontento subito. Eccoti una bella birra bionda a bassa fermentazione e per giunta italiana!<br />
«Se non ti dispiace me la servo da solo: la desidero senza schiuma. Ecco, così.»<br />
Wow! Nemmeno l’ombra di una bollicina. Che tristezza…<br />
<br />
<a name='more'></a>«Me ne infischio di quello che dicono gli esperti. In Inghilterra la servono senza schiuma. Loro sì che sono dei maestri. Qua in Italia, invece… Non sono buoni a niente. Io la chiedo sempre senza schiuma… non sanno accontentarmi!»<br />
A parte il fatto che in Inghilterra vanno per la maggiore le Bitter Ales ambrate, questa volta tre a uno per me!<br />
Già, mai chiedere una birra senza schiuma.<br />
La spillatura è un’arte! <br />
Una birra senza schiuma è figlia di un barista incapace!<br />
Una birra senza schiuma dà l’immagine di un prodotto “stantio”: vi sembra invitante?!?<br />
In Italia il consumo delle birre a bassa fermentazione rappresenta la maggioranza, quindi è bene sapere che questi prodotti vanno versati o spillati con due dita di schiuma, il più compatta possibile. <br />
Quindi, la schiuma è necessaria? <br />
Sì.<br />
La birra è un prodotto “vivo” e una bella schiuma è indice di qualità.<br />
Non ha solo un effetto estetico, ma libera aromi tipici.<br />
In generale la birra sviluppa una schiuma migliore in un bicchiere precedentemente bagnato e se si vuole limitarne la formazione è meglio versarla a bicchiere inclinato.<br />
In ogni caso la schiuma deve essere abbondante (3-4 dita) e vaporosa; deve traboccare dal bordo del bicchiere per le Pilsner (bassa fermentazione) e sviluppare l’aroma di luppolo, mentre deve essere più limitata per le Lager (alta fermentazione).<br />
Ora magari vi state chiedendo: <br />
«Ma, al tuo amico, tutto ciò lo hai spiegato?!?»<br />
No.<br />
<br />
<div style="text-align: right;"><i>Viva la beata ignoranza: ti fa star bene di testa, di cuore e di panza. </i><br />
Christian De Sica in “Vacanze in America”</div><br />
<br />
*<br />
<br />
<i>Birra: schiuma sì, schiuma no?</i> © Paula BecattiniPaulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-14393946888221532792011-05-02T11:37:00.001+02:002011-05-02T11:37:44.530+02:00Maggio Musicale: torta salata agli asparagi<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-oLviP0EkYf4/Tb52juZRWbI/AAAAAAAAAB0/jrnwRzhI0Yk/s1600/Torta+salata+agli+asparagi+1929222_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-oLviP0EkYf4/Tb52juZRWbI/AAAAAAAAAB0/jrnwRzhI0Yk/s320/Torta+salata+agli+asparagi+1929222_s.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Copyright (c) 123RF Stock Photos</td></tr>
</tbody></table><div align="left" style="text-align: justify;">Giovedì 28 aprile. Teatro Comunale di Firenze.</div><div align="left" style="text-align: justify;">Inaugurazione della 74a edizione del Maggio Musicale Fiorentino.</div><div align="left" style="text-align: justify;">Alla prima dell'<i>Aida</i>, veloce aperitivo al bar della 2a Galleria.</div><div align="left" style="text-align: justify;">Cosa mi viene offerto come stuzzichino?</div><div align="left" style="text-align: justify;">Un'invitante fetta di torta agli asparagi!</div><div align="left" style="text-align: justify;">Gli asparagi, ricchi di fibra, vitamine A, B1, B6, C, acido folico, amminoacidi, carotenoidi, potassio e fosforo, sono un gustoso e nutriente ortaggio e allo stesso tempo povero di calorie.</div><div align="left"></div><div align="left"></div><div align="left" style="text-align: justify;">Una loro caratteristica proprietà è quella di ridurre il ristagno dei liquidi grazie alla presenza di purine, sono quindi<b> diuretici e depurativi</b>, inoltre sembra che favoriscano la stimolazione dell'appetito. </div><br />
<i><b>Ingredienti:</b></i> <i>(per 4 persone) 500 g di asparagi, 200 g di panna da cucina, 200 g di farina, 150 g di burro, 50 g di parmigiano grattugiato, 4 uova, sale, burro, farina per la teglia o carta da forno.</i><br />
<br />
Fate una pasta brisee con la farina, il burro a pezzetti, dell'acqua fredda e un pizzico di sale. Se preferite, potete utilizzare la pasta già pronta (consigliabile in mancanza di tempo).<br />
Mondate e fate bollire per 10 minuti gli asparagi, poi tagliateli a pezzetti lasciandone qualcuno intero.<br />
In una ciotola sbattete le uova, la panna e il parmigiano, poi aggiungete gli asparagi e mescolate. Stendete la pasta brisee in una teglia precedentemente imburrata e infarinata (oppure utilizzate la carta forno). A questo punto versatevi il composto.<br />
Decorate adagiandovi sopra gli asparagi avanzati.<br />
Cuocete in forno a 180° per circa 40 minuti.<br />
<br />
Potete arricchirla con della noce moscata, un po' di ricotta, dello speck o pancetta tagliati a cubetti, a secondo dei gusti. <br />
<br />
<div style="color: #741b47;"><b>Maggio musicale: come diventar "Verdi" alla prima </b></div>Ebbene, lo ammetto: erano decenni che non andavo al Comunale.<br />
E mai a una <i>prima</i>.<br />
Quando l'altra sera sera – congiuntura astrale favorevole – mi è capitata l’occasione di dire “sì” a un invito all’<i>Aida</i> di Giuseppe Verdi, che avrebbe aperto la settantaquattresima edizione del Maggio Musicale Fiorentino, nonostante varie difficoltà logistiche, non ci ho pensato due volte.<br />
Solo un’ora… un’ora di tempo per trovare una baby sitter, pensare alla cena, darmi una sistematina, indossare finalmente quel bellissimo abito da sera nero in seta e code d’organza e i fini sandali tacco a spillo 12, acquistati entrambi l’anno prima e mai indossati se non si fosse prospettato un evento di tal portata…<br />
Insomma, non potevo mancare!<br />
Tutto calcolato. Perfetto anche l’orario d’inizio – 19,30 – in quanto mi son ritrovata come Cenerentola, che a mezzanotte doveva essere di nuovo a casa.<br />
Partiamo da Reggello alle 18 in punto.<br />
Una volta arrivati a teatro, presi i biglietti e saliti in 2a Galleria, abbiamo pure trovato il tempo di farci un aperitivo con stuzzichino.<br />
Sono raggiante, impaziente, un po’ emozionata, imbarazzata forse (ma al mio fianco c’è chi m’incoraggia sussurandomi che sono bellissima) e, nel mentre osservo lo spicchio di torta salata offertomi, mi dico: “Oh, vedi… che bella tonalità di verde: sono asparagi…”<br />
<br />
<a name='more'></a>Verde, verdino, verdognolo…<br />
Le luci incominciano ad abbassarsi e tornare.<br />
Primo segnale... tra dieci minuti inizia lo spettacolo.<br />
Ci avviamo ai nostri posti: fila C, numeri 31 e 33.<br />
Una volta sistemati, ci guardiamo intorno. Il teatro pulsa ma non è pieno.<br />
Tanti gli stranieri: americani, tedeschi, giapponesi, australiani.<br />
Ho acquistato il libretto e così ne approfitto per dargli un’occhiata.<br />
Penso che un po’ di ritardo ad una prima sia “normale”, ma mezz’ora?<br />
A un certo punto il sipario si muove. Applaudiamo.<br />
Spunta fuori un giovinotto che incomincia a scusarsi. Il sindaco Renzi?!?<br />
<img alt="" class="mceWPmore mceItemNoResize" data-mce-src="http://paulabecattini.wordpress.com/wp-includes/js/tinymce/plugins/wordpress/img/trans.gif" src="http://paulabecattini.wordpress.com/wp-includes/js/tinymce/plugins/wordpress/img/trans.gif" title="Continua..." /> Non è possibile… no… un’ora di ritardo? Causa sciopero?!?<br />
Ebbene sì, alla mia prima al Comunale, alla mia prima inaugurazione della settantaquattresima edizione del Maggio Musicale Fiorentino, un’ora di ritardo! Causa sciopero indetto dalla Cgil contro la dirigenza del Teatro!<br />
In quel momento ho ripensato alla torta.<br />
Ho pensato al povero Verdi rivoltarsi nella tomba.<br />
Ho pensato ai vari vip presenti in sala: il ministro Giancarlo Galan, Pamela Villoresi, la famiglia Ferragamo, i Frescobaldi…<br />
Tragicamente mi sono ricordata che dovevo rientrare a casa entro la mezzanotte!!!<br />
Alle 20,33 finalmente si apre il sipario e <i>Aida</i> comincia.<br />
E piace. Piacciono i protagosti, piace la regia, piace l’allestimento.<br />
Oh! Guarda!<br />
Verde pure il vestito <i>Amneris</i>, la figlia del Faraone, la rivale di <i>Aida</i>.<br />
Verde, verde, verde…<br />
Ora io mi dico: cari lavoratori, sicuramente avrete avuto tutte le ragioni di questo mondo per “inaugurare” tale sciopero proprio alla prima dell’<i>Aida</i> al Comunale; sicuramente uno sciopero <i>ad hoc</i>, una “maestria”.<br />
Ma sicuramente un autogol (parole del sindaco Renzi).<br />
Non ci abbiamo fatto una bella figura.<br />
Soprattutto perché non vi è stato nemmeno il coraggio di avvertire le centinaia di stranieri presenti in sala che, composti e impassibili, hanno atteso senza sapere il perché del ritardo e dei fischi in sala rivolti al Ministro.<br />
Infatti il talk show condotto dalla sovrintendente Colombo, al quale hanno parteciperato il direttore d’orchestra Mehta, il registra Ozpetek e lo scenografo Ferretti è stato puramente e squisitamente d’intrattenimento.<br />
Ed io?!?<br />
Verde, verde, verde…<br />
Una bella serata guastata così.<br />
Un investimento di energie ed economico, notevoli per me in questo periodo di crisi, macchiati.<br />
Un’occasione <i>fumé</i>, in quanto ho dovuto rinunciare al quarto atto.<br />
E la vergogna di essere italiana mi è pure rimasta incollata addosso.<br />
Verde, verde, verde… Povero Verdi… Povera me!<br />
<br />
<i>O patria! o patria, quanto mi costi!</i><br />
<i>[…]</i><br />
<i>Fuggiam gli ardori inospiti</i><br />
<i> Di queste lande ignude;</i><br />
<i> Una novella patria</i><br />
<i> A nostro amor si schiude…</i><br />
<i> Là… tra foreste vergini</i><br />
<i> Di fiori profumate</i><br />
<i> In estasi beate</i><br />
<i> La terra scorderem.</i><br />
<i>[…]</i><br />
<i>Fuggiam, fuggiam…</i><br />
<br />
<b>28 aprile 2011</b><br />
Teatro Comunale di Firenze<br />
<i>Aida</i><br />
Opera in quattro atti di Antonio Ghislanzoni<br />
<br />
<i>Direttore</i> Zubin Mehta<br />
<i>Regia</i> Ferzan Ozpetek<br />
<i>Costumi</i> Alessandro Lai<br />
<i>Luci</i> Maurizio Calvesi<br />
<i>Coreografia</i> Francesco Ventriglia<br />
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino<br />
*<br />
<i>Maggio Musicale: come diventar “Verdi” alla prima</i> © Paula BecattiniPaulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-69919928494819176942011-04-27T23:07:00.000+02:002011-04-27T23:07:19.922+02:00La bruschetta al pomodoro<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-rDInCcfnBS4/TbiD8fpLV8I/AAAAAAAAABw/6Vmf29SdALA/s1600/Bruschetta+al+pomodoro+fresco+5422874_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-rDInCcfnBS4/TbiD8fpLV8I/AAAAAAAAABw/6Vmf29SdALA/s320/Bruschetta+al+pomodoro+fresco+5422874_s.jpg" width="239" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Copyright (c) 123RF Stock Photos</td></tr>
</tbody></table>La ricetta più semplice… veloce e gustosa.<br />
Ovviamente deve piacere il pomodoro!<br />
La bruschetta al pomodoro è ideale come antipasto ma anche come merenda ai bambini o come stuzzichino in un aperitivo. <br />
Ottima per aprire una cena intorno a un barbecue, in tal caso la fetta di pane – rigorosamente casalingo – va bruscata sulla griglia.<br />
<br />
<i><b>Ingredienti:</b></i> <i>pomodori freschi, una baguette, olio extra vergine d'oliva, sale, aglio e basilico.</i><br />
<br />
Tagliate a dadini il pomodoro fresco e in una terrina conditeli con l'olio, il sale e qualche foglia di basilico tagliata a pezzetti con le mani.<br />
Abbrustolite le fette di pane e strofinatele leggermente con l'aglio. Adagiatevi sopra il composto e servite subito.<br />
Se il sapore dell'aglio lo ritenete troppo "forte", potete lasciarlo marinare una mezz'ora insieme ai pomodori ed eliminarlo in seguito.<br />
Al posto del basilico potete usare l'origano o il prezzemolo.<br />
Un tocco di colore e sapore lo danno anche le olive nere e la mozzarella tagliati a pezzetti. <br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Abbinamento cibo-vino</b><br />
In abbinamento consiglio un vino bianco secco, abbastanza fresco per bilanciare l'untuosità e abbastanza profumato, magari continentali quali <i>Frascati</i> o <i>Castelli Romani</i> in genere (Lazio), <i>Soave</i> (Veneto) o un rosato come <i>Bardolino Chiaretto</i> (Veneto).<br />
<br />
<b style="color: #741b47;">Qualche curiosità</b><br />
In principio era la <i>fettunta</i>... almeno in Toscana!<br />
E da buona fiorentina non potevo fare a meno di spendere due parole su questa pietanza povera... poverissima!<br />
Nata come spuntino per i lavoratori nei campi, veniva preparata con il pane casereccio, meglio se raffermo di qualche giorno.<br />
Per la preparazione delle fette di pane seguite lo stesso procedimento sopra indicato nelle bruschette al pomodoro, ma alla fine condite solo con olio e sale.<br />
L'olio utilizzato deve essere extra vergine d'oliva, spremuto a freddo e fruttato.Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-65611378448619073722011-04-27T15:19:00.002+02:002011-04-27T20:58:15.837+02:00Carne alla griglia: sfatiamo un mito?<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-qpgWod-7Oz4/TbgVVw274qI/AAAAAAAAABs/11TyLds6FSE/s1600/Cosce+di+pollo+sulla+griglia+7262607_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="212" src="http://4.bp.blogspot.com/-qpgWod-7Oz4/TbgVVw274qI/AAAAAAAAABs/11TyLds6FSE/s320/Cosce+di+pollo+sulla+griglia+7262607_s.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos</td></tr>
</tbody></table>Insomma, la carne alla brace è cancerogena?!?<br />
Ora che il tempo ce lo permette, dobbiamo spolverarlo quel bel barbecue che abbiamo in giardino per sfruttarlo oppure evitiamo?<br />
Evitiamo anche di comprare i vari e deliziosissimi polli allo spiedo o alla griglia che troviamo il sabato mattina al mercato?<br />
<br />
Purtroppo la cottura alla griglia, uno dei metodi di cottura più antichi, non rientra però tra quelli più salutari. <br />
Può essere di due tipi: per irraggiamento (senza diretto contatto tra l'alimento e la fonte di calore) o per contatto (dove vengono utilizzate delle piastre arroventate fatte aderire all'alimento).<br />
In realtà la carne alla brace fa male solo se viene cotta sulla fiamma viva, in quanto i grassi ad elevate temperature subiscono una trasformazione chimica in dibenzoantracene che è cancerogeno.<br />
Tuttavia se vengono seguiti alcuni accorgimenti essa potrà continuare a deliziarci senza paura.<br />
<br />
Niente panico! Eccoli:<br />
<br />
<ul><li><b>Preferite la griglia</b> alla tradizionale piastra</li>
<li>Usate una griglia in <b>acciaio inossidabile</b> e con stanghe sottili</li>
<li>Scegliete <b>legna stagionata</b> ed evitate quella resinosa</li>
<li>Posizionatela a una distanza di almeno <b>10-15 cm dal fuoco</b> e sempre tenendo presente lo spessore delle carni, della temperatura e del quantitativo delle braci</li>
<li>Scegliete delle <b>carni di buona qualità</b> e di provenienza garantita</li>
<li>Utilizzate la carne <b>completamente scongelata</b> </li>
<li><b>Non forate la carne</b> e non cospargetela di sale per impedire la fuoriuscita di liquidi e utilizzate delle pinze per girarla</li>
<li>Non esagerate con i condimenti ed <b>evitate di cospargere la carne di olio</b> durante la cottura, in quanto ad elevata temperatura producono residui tossici per il nostro organismo</li>
<li>Evitate, di conseguenza, la carne <b>eccessivamente grassa</b></li>
<li><b>Evitate di consumare gli alimenti chiaramente carbonizzati</b></li>
<li><b>Bevete molta acqua</b> ed evitate un'eccessiva assunzione di alcolici per facilitare l'eliminazione delle tossine</li>
<li><b>Pulite accuratamente la griglia</b> all'inizio e al termine del suo utilizzo per togliere i residui delle precedenti cotture</li>
</ul><br />
Un altro pericolo sembra essere, nelle carni dai tagli molto spessi cotti alla griglia, la parte interna eccessivamente cruda, dove eventuali germi patogeni potrebbero sopravvivere.<br />
Secondo uno studio condotto da ricercatori della Università di Porto pubblicato sul <a href="http://pubs.acs.org/journal/jafcau">Journal Agricultural and Food Chemistry</a>, marinare una bistecca o un pollo nel vino rosso o nella birra per almeno 6 ore riduce gli agenti cancerogeni nella carne durante la cottura alla brace. Sicuramente si tratta di un "procedimento" che elimina parte dei germi e frolla ulteriormente la carne.<br />
Una prova la farei se fossi in voi, anche solo per curiosità e per sperimentare nuovi "sapori".<br />
Buona grigliata!Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-73880915077529719312011-04-26T14:54:00.004+02:002011-04-28T16:43:11.556+02:00L'acqua in pillole - #1<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/--rpXg9fs0mE/Tba9hxautEI/AAAAAAAAABo/c1Ul9rp5iIY/s1600/Acqua1-967995_blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="214" src="http://1.bp.blogspot.com/--rpXg9fs0mE/Tba9hxautEI/AAAAAAAAABo/c1Ul9rp5iIY/s320/Acqua1-967995_blog.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos</td></tr>
</tbody></table>Per molti di noi è niente di che: la troviamo ovunque!
<br />
In cucina, in bagno, sullo scaffale del supermercato…
<br />
Eppure la sottovalutiamo.
<br />
A dire il vero non la conosciamo!<br />
Nel senso che in pochi immaginano quante varietà di acque esistano sulla terra, le loro diverse caratteristiche e proprietà.
<br />
Allora perché non stuzzicarvi un po' la curiosità, partendo proprio dalla cosa più semplice? Come contribuisce l'acqua a farci essere belle e sane.<br />
Il <b>nostro corpo</b> è costituito dal <b>70% circa di acqua</b>.<br />
Ha inoltre la funzione di <b>trasportare i principi nutritivi</b> in tutte le cellule, di <b>promuovere la digestione</b>, di <b>garantire la termoregolazione</b> e di <b>far espellere le scorie</b> dal nostro organismo.
<br />
<br />
<ul><li>Lo sapevate che <b>bere uno o due bicchieri appena svegli</b> è un modo per indurre la diuresi e avviare il metabolismo? Meglio se tiepida o a temperatura ambiente, mai però gelata o gassata. <br />
Stimola inoltre la peristalsi intestinale ed è utile contro la stipsi.<br />
L'ideale sarebbe bere almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno, a piccoli sorsi, senza dover aspettare la sete; infatti, quando questa sopraggiunge significa che si è arrivati a uno stato avanzato di disidratazione.</li>
<li>In realtà <b>ciascuno ha il proprio bisogno idrico giornaliero</b>. E vi è anche un modo per calcolarlo: basta moltiplicare il peso corporeo per 0,03 e si ottiene in litri la giusta quantità.<br />
Chi pratica sport deve aggiungere un paio di bicchieri in più per ogni ora di attività svolta.</li>
<li><b>Durante i pasti si può bere</b> fino a mezzo litro d'acqua senza che interferisca con la qualità della digestione.<br />
Mentre berne qualche bicchiere prima, specie se si segue una dieta, riempie lo stomaco e diminuisce l'appetito.</li>
<li><b>L'acqua gassata non fa male</b>, a meno che non si soffra di meteorismo e/o fermentazioni intestinali.<br />
Anche chi segue una dieta ipocalorica non dovrebbe assumerne, in quanto stimola i succhi gastrici e di conseguenza l'appetito, causando gonfiore. </li>
</ul>Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-9913269501949073532011-04-26T00:40:00.002+02:002011-04-26T00:52:05.341+02:00Fragole & Bellezza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-_rPrywN-bhs/TbXsnjM7HkI/AAAAAAAAABk/uIA_Yyn0I7s/s1600/Fragole-collage-4823389_s.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="232" src="http://4.bp.blogspot.com/-_rPrywN-bhs/TbXsnjM7HkI/AAAAAAAAABk/uIA_Yyn0I7s/s320/Fragole-collage-4823389_s.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Copyright (c) http://www.123rf.com -123RF Stock Photos</td></tr>
</tbody></table>È arrivata la primavera! E, per noi donne, con essa il forte desiderio di togliersi finalmente i pesanti vestiti invernali, per mostrare così tutta la nostra femminilità.<br />
Tuttavia il viso è una parte del corpo che immancabilmente rimane esposta per tutto l'anno ai vari sbalzi di temperatura, al freddo, al vento, al sole e quindi purtroppo può arrivare in questa bella stagione un po' "provato". Come rimediare? Uno dei frutti primaverili più amati è la fragola.<br />
Ricche di vitamina C, fosforo e ferro, le fragole fanno aumentare la riserva alcalina e hanno azione dissetante e depurativa. <br />
Sono indicate per i sofferenti di reumatismi e ipertensione (stimola, infatti, la produzione degli ormoni che rafforzano il sistema nervoso). <br />
In cosmesi si utilizza la polpa dei frutti per preparare maschere ad azione rassodante. Il succo, oltre a lenire le scottature solari, viene usato come ingrediente di composti ad azione schiarente, emolliente e rivitalizzante. Sono efficaci anche per contrastare l'herpes: basta premere sulla parte colpita una fragola tagliata a metà.<br />
La conservabilità delle fragole è molto scarsa ed è consigliabile consumarle appena acquistate. In frigorifero si conservano al massimo per 2/3 giorni, chiuse in un contenitore. <br />
Senza aspettarsi risultati immediati, vi consiglio alcune semplici "ricette cosmetiche", da ripetersi almeno una volta alla settimana, con cadenza regolare, perché il trucco è avere costanza.<br />
<br />
<b>Scrub delicato.</b> Consente di eliminare le cellule morte dal viso. Utilizzate 2 fragole ben mature unite a 4 cucchiai di farina di riso. Il tutto va mescolato aggiungendo anche un po’ d’acqua per renderlo più omogeneo. Il composto ottenuto può essere applicato sul viso. Strofinare bene per qualche minuto, quindi risciacquare.<br />
<br />
<b>Maschera antirughe.</b> Prendete 5 fragole mature, schiacciatele con la forchetta e stendete la poltiglia ottenuta sul viso che avete pulito con cura. Lasciate riposare per una ventina di minuti sciacquate con acqua tiepida. Non adatta a chi soffre di couperose.<br />
<br />
<b>Lozione tonificante.</b> Prendete 5 fragoloni maturi, privateli del calice, centrifugateli. Il succo ottenuto mescolatelo in una ciotola con albume d’uovo sbattuto a neve, 10 gocce di tintura di benzoino e 20 gocce d’acqua di rose. Tamponate sul viso ben pulito prima di coricarvi.<br />
<b><br />
Pasta sbiancante per denti.</b> Schiacciate qualche fragola matura come per la maschera antirughe, distribuite il composto sui denti, lasciate agire per 5 minuti e poi risciacquate.<br />
<br />
Provare per credere!Paulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-246162697188536065.post-33246450563159778472011-04-21T09:53:00.005+02:002011-04-26T00:19:01.791+02:00Florence rememberIo me lo ricordo ancora, eppure lo ricordo...<br />
Quel sole pieno di luce inondare la cucina.<br />
Quello sbattere con la forchetta acqua e farina, lentamente, come al rallentatore.<br />
Flop... flop...<br />
E gli occhi di mia madre, languidi e leggermente socchiusi, perché mai portava gli occhiali nonostante la miopia.<br />
Me lo ricordo ancora...<br />
L’arte del proceder cauti per ottenere crema di velluto.<br />
«Il trucco è metterci un po’ di bicarbonato...»<br />
Flop... flop... ancora un po’ d’acqua.<br />
«E fare pezzi piccoli...»<br />
Io la guardavo dal basso dei miei dieci anni.<br />
Non l’aiutavo, ma osservavo attentamente ogni gesto, finché non mi chiedeva d’infarinare.<br />
Fatto questo, immergevo i pezzi ad uno ad uno nella pastella.<br />
E mi soffermavo sul lento sprofondare e l’avvolgere della crema la bianca carne, come l’ultimo abbraccio di due innamorati.<br />
«Ora il tutto deve riposare...»<br />
Con religioso silenzio, la zuppiera veniva riposta in frigo.<br />
E poi il gioco fino a quando il profumo non risvegliava la fame!<br />
Una corsa alla tavola... ed era lì, fumante, perché andava mangiato caldo, con i <i>tondoni</i> e le verdurine.<br />
La ricetta del coniglio fritto, quella del nonno che io ho conosciuto solo una volta tanto tempo fa, me la ricordo ancora e la porto con me nel cuore. <br />
E con lei mia madre, che mi ha trasmesso sensazioni ed emozioni, oltre la passione di gioire e creare tra i fornelli.<br />
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<b>25 marzo 2007</b><br />
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<i>Florence remember</i> © Paula BecattiniPaulahttp://www.blogger.com/profile/05782818507694174867noreply@blogger.com0